“Nella vita non bisogna mai prendere tutto con assoluto, assolutismo, si pensa di essere impediti, ma alla fine tutto si regola quasi da solo.” Manfred Marktel / 2011
Sono passati quattro anni.
19 de setembro
3 marzo
19 de setembro de 2015
I messaggi provenienti da amici a circa Manfred Marktel.
(Inviare il messaggio a postare sul blog: s2305s@yahoo.com.br)
25 dicembre 2014
"Caro Manfred, una tristezza infinita mi ha avvolto quando oggi ho saputo che non sono riuscito a salutarti ancora una volta. Ci si sentiva poco ormai, ma quelle poche volte era come tornare indietro nel tempo quando ogni weekend ci si incontrava sullo stesso pontile a Varazze, tu da una parte ed io dall'altra. Io partivo con la mia barchetta a vela per le mie battute di pesca, mentre tu magari mi dicevi che stavi salpando per fare un salto in Corsica a Macinaggio per fare carena. E un giorno che c'era tanto vento mi avevi accompagnato a salpare un palamito. E poi abbiamo cominciato a vederci sempre meno a causa delle vicende del porto di Varazze che avevano portato me a Pegli mentre tu facevi base per i tuoi viaggi a Savona. Ma ogni tanto ci si vedeva e mi raccontavi di mari e venti lontani, e di quella volta che eri contro un forza 10 verso le Azzorre, e ci saresti anche arrivato, ma sei tornato indietro perchè avevi paura di arrivare in ritardo alla laurea di tua figlia. E mi raccontavi dei pirati e di come ti eri fatto una sorta di grata a protezione delle intrusioni in cabina. Poi hai venduto il Maus in vetroresina per prendere quello in acciaio per coronare il tuo sogno di veleggiare in Antartide. E mi hai raccontato di questi posti lontani...
"Questa notizia mi da tanta tristezza. Se ne è andato un amico ed un uomo del quale avevo tanto rispetto e stima. Di lui ricorderò sopratutto la grande dignità con la quale ha affrontato il suo lungo calvario. Ancora poco tempo fa, quando l'ho sentito al telefono, pur essendo ormai costretto permanentemente a letto e incapace di badare a sè stesso aveva una voce serena e pacata. Un vero uomo."
Gian Biagio
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"Lamento mucho la muerte de Manfred, un gran navegante y muy buena persona. Un abrazo.”
Rafael del Castillo Morales
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“É com imensa tristeza que recebo está notícia, o pouco que conheci do Manfred mostrou que tínhamos muita afinidade. Que descanse em paz.”
Gigante - Ademir de Miranda
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25 dicembre 2014
"Caro Manfred, una tristezza infinita mi ha avvolto quando oggi ho saputo che non sono riuscito a salutarti ancora una volta. Ci si sentiva poco ormai, ma quelle poche volte era come tornare indietro nel tempo quando ogni weekend ci si incontrava sullo stesso pontile a Varazze, tu da una parte ed io dall'altra. Io partivo con la mia barchetta a vela per le mie battute di pesca, mentre tu magari mi dicevi che stavi salpando per fare un salto in Corsica a Macinaggio per fare carena. E un giorno che c'era tanto vento mi avevi accompagnato a salpare un palamito. E poi abbiamo cominciato a vederci sempre meno a causa delle vicende del porto di Varazze che avevano portato me a Pegli mentre tu facevi base per i tuoi viaggi a Savona. Ma ogni tanto ci si vedeva e mi raccontavi di mari e venti lontani, e di quella volta che eri contro un forza 10 verso le Azzorre, e ci saresti anche arrivato, ma sei tornato indietro perchè avevi paura di arrivare in ritardo alla laurea di tua figlia. E mi raccontavi dei pirati e di come ti eri fatto una sorta di grata a protezione delle intrusioni in cabina. Poi hai venduto il Maus in vetroresina per prendere quello in acciaio per coronare il tuo sogno di veleggiare in Antartide. E mi hai raccontato di questi posti lontani...
Poi un giorno, sempre a Natale, ti chiamo e con lo spirito di sempre mi racconti, invece che di avventure, di come ti sei ammalato ma anche di come ne saresti uscito.
Ci siamo telefonati ancora negli ultimi anni, forse troppo poco, e parlavamo di mare, di viaggi, di pesca e della tua malattia che hai affrontato con coraggio e serenità.
Caro amico mio mi mancherai tantissimo."
Alberto Libero
******"Questa notizia mi da tanta tristezza. Se ne è andato un amico ed un uomo del quale avevo tanto rispetto e stima. Di lui ricorderò sopratutto la grande dignità con la quale ha affrontato il suo lungo calvario. Ancora poco tempo fa, quando l'ho sentito al telefono, pur essendo ormai costretto permanentemente a letto e incapace di badare a sè stesso aveva una voce serena e pacata. Un vero uomo."
Gian Biagio
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"Lamento mucho la muerte de Manfred, un gran navegante y muy buena persona. Un abrazo.”
Rafael del Castillo Morales
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“É com imensa tristeza que recebo está notícia, o pouco que conheci do Manfred mostrou que tínhamos muita afinidade. Que descanse em paz.”
Gigante - Ademir de Miranda
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Articoli che parlano di Manfred Marktel e il suo ultimo viaggio.
- Segrate Oggi - L’ultimo viaggio di Manfred Marktel, il navigatore solitario che sfidava gli oceani
- Comune di Segrate - Cordoglio per la scomparsa dell'Ape d'Oro Manfred Marktel
- Solo Vela - Manfred Marktel, l'uomo che ha trasformato i suoi sogni in realtà
- La Stampa - Manfred Marktel, un navigatore d’altri tempi
- Vela - Ciao Manfred, uomo normale, grande navigatore
- Cronache Ponentine - Manfred Marktel, nel 2009 era venuto ad Arenzano
DICEMBRE 2010
Seguitemi anche su Facebook alla mia fan page ufficiale, dove troverete ulteriori notizie.
Ai primi di novembre 2010, mentre Maus, era pronto a Salvador de Bahia per un altro viaggio verso il Grande Sud, io sono dovuto rientrare a Milano per un urgente controllo di salute. So bene che non sono più il più giovane della specie, e la carta d’identità lo conferma ampliamente. Non importa, l’età è quella che uno si sente e non quella anagrafica! Per questo sono sicuro che entro pochi mesi potrò riprendere il mare e v’informerò appena possibile.
Con questa bassa che è di rapido passaggio, vi posso però annunciare che il mio ultimo libro.
MAUS In solitario nelle acque antartiche della South Georgia
È diventato una vera alta pressione, è il momentaneo best seller dell’editore il Frangente
Se desiderate lo trovate direttamente presso il Frangente oppure nelle maggior librerie d’Italia.
Con l’occasione auguro a tutti un buon Natale e felice 2011. Spero anche che la seguente poesia di uno scrittore brasiliano vi possa dare molta serenità.
Manfred
… ho lasciato il testo in portoghese, è abbastanza facile da capire e non distorto da qualche errore nella traduzione.
PEGADAS NA AREIA
Uma noite eu tive um sonho.
Sonhei que estava andando na praia com o Senhor, e através do Céu, passavam cenas de minha vida.
Para cada cena que passava, percebi pegadas na areia; Uma era minha e a outra do Senhor.
Quando uma das cenas de minha vida passou diante de nós, olhei para as pegadas na areia, notei que muitas vezes no caminho da minha vida havia apenas um par de pegadas na areia.
Notei também que isso aconteceu nos momentos mais difíceis da minha vida. Isso aborreceu-me deveras e perguntei então ao Senhor: Senhor, Tu me disseste que, uma vez que eu resolvi Te seguir, Tu andarias sempre comigo, todo o caminho, mas notei que nos momentos das maiores atibulações do meu viver havia na areia dos caminhos da vida, apenas um par de pegadas.
Não compreendo...
Porque nas horas em que eu mais necessitava Tu me deixastes?
O Senhor respondeu:
Meu precioso filho, Eu te amo e jamais te deixaria nas horas da tua prova e do teu sofrimento.
Quando vistes na areia apenas um par de pegadas, foi exatamente aí que EU TE CARREGUEI EM MEUS BRAÇOS!
Ai primi di novembre 2010, mentre Maus, era pronto a Salvador de Bahia per un altro viaggio verso il Grande Sud, io sono dovuto rientrare a Milano per un urgente controllo di salute. So bene che non sono più il più giovane della specie, e la carta d’identità lo conferma ampliamente. Non importa, l’età è quella che uno si sente e non quella anagrafica! Per questo sono sicuro che entro pochi mesi potrò riprendere il mare e v’informerò appena possibile.
Con questa bassa che è di rapido passaggio, vi posso però annunciare che il mio ultimo libro.
MAUS In solitario nelle acque antartiche della South Georgia
È diventato una vera alta pressione, è il momentaneo best seller dell’editore il Frangente
Se desiderate lo trovate direttamente presso il Frangente oppure nelle maggior librerie d’Italia.
Con l’occasione auguro a tutti un buon Natale e felice 2011. Spero anche che la seguente poesia di uno scrittore brasiliano vi possa dare molta serenità.
Manfred
… ho lasciato il testo in portoghese, è abbastanza facile da capire e non distorto da qualche errore nella traduzione.
PEGADAS NA AREIA
Uma noite eu tive um sonho.
Sonhei que estava andando na praia com o Senhor, e através do Céu, passavam cenas de minha vida.
Para cada cena que passava, percebi pegadas na areia; Uma era minha e a outra do Senhor.
Quando uma das cenas de minha vida passou diante de nós, olhei para as pegadas na areia, notei que muitas vezes no caminho da minha vida havia apenas um par de pegadas na areia.
Notei também que isso aconteceu nos momentos mais difíceis da minha vida. Isso aborreceu-me deveras e perguntei então ao Senhor: Senhor, Tu me disseste que, uma vez que eu resolvi Te seguir, Tu andarias sempre comigo, todo o caminho, mas notei que nos momentos das maiores atibulações do meu viver havia na areia dos caminhos da vida, apenas um par de pegadas.
Não compreendo...
Porque nas horas em que eu mais necessitava Tu me deixastes?
O Senhor respondeu:
Meu precioso filho, Eu te amo e jamais te deixaria nas horas da tua prova e do teu sofrimento.
Quando vistes na areia apenas um par de pegadas, foi exatamente aí que EU TE CARREGUEI EM MEUS BRAÇOS!
"Senza partire non si arriva, e ogni traguardo si raggiunge con i primi e piccoli passi. Non serve sognare, è necessario fare il primo, quello successivo sarà più facile..."
Manfred Marktel - Gennaio/2006
Manfred Marktel - Gennaio/2006
L'PARTENZA DI "MAUS"
La barca è partita da Salvador de Bahia/Brasile il giorno 13 settembre 2011, condotta in Europa dagli amici: George Rodler e Hildo do Espírito Santo, dove Manfred Marktel li attende.
Alla partenza, erano presenti anche gli amici che gestiscono il Terminale Nautico Salvador e i dipendenti.
Erano presenti anche gli amici Wilson, Simona e Silvana.
Tutti attendono il ritorno di Manfred a Salvador-Bahia/Brasil.
A PRESTO MANFRED!!!
Alla partenza, erano presenti anche gli amici che gestiscono il Terminale Nautico Salvador e i dipendenti.
Erano presenti anche gli amici Wilson, Simona e Silvana.
Tutti attendono il ritorno di Manfred a Salvador-Bahia/Brasil.
A PRESTO MANFRED!!!
L'ARRIVO DI "MAUS" IN GERMANIA DEL NORD!
Il "MAUS" dopo essere partito il 13 settembre 2011 da Salvador di Bahia/Brasile, è arrivato il 13 de novembre, dopo oltre 6.000 miglia, nel MARINA DI HOOKSIEL
"MAUS" CHEGA NA ALEMANHA DO NORTE!
"MAUS" partiu de Salvador-Bahia/Brasil no dia 13 de setembro de 2011 e, após percorrer mais de 6.000 milhas, chegou à MARINA DI HOOKSIEL no dia 12 de novembro de 2011.
2011 11 01 - TESTO INVIATO DA AMICI DEL BRASILE
BRAVURA, DETERMINAÇÃO, PERSISTÊNCIA, COMPANHEIRISMO, SOLIDARIEDADE, GENTILEZA, RESPEITO... AMIZADE!
Estas palavras descrevem o nosso "Grande Amigo" Manfred Marktel, que conhecemos há mais de 7 anos!
Como disse uma vez, Denis Peres do programa de televisão - BAHIA NÁUTICA: "Manfred é um daqueles presentes que o mar nos dá".
Quando ele chega, falante e gentil com todos, a nossa rotina muda completamente.
É isso aí Manfred Marktel, estamos lhe esperando para comemorarmos juntos mais uma vitória!
PARA COMEMORARMOS A VIDA!!!
A PRESTO, CARÍSSIMO AMICO!
Egberto Carvalho Pereira
Estas palavras descrevem o nosso "Grande Amigo" Manfred Marktel, que conhecemos há mais de 7 anos!
Como disse uma vez, Denis Peres do programa de televisão - BAHIA NÁUTICA: "Manfred é um daqueles presentes que o mar nos dá".
Quando ele chega, falante e gentil com todos, a nossa rotina muda completamente.
É isso aí Manfred Marktel, estamos lhe esperando para comemorarmos juntos mais uma vitória!
PARA COMEMORARMOS A VIDA!!!
A PRESTO, CARÍSSIMO AMICO!
Egberto Carvalho Pereira
IL MAUS
Progetto: Van de Stadt
Cantiere: Cumulant - Harlingen NL
Dimensioni:
Lunghezza scafo m. 11,10
Larghezza m. 3,35
Pescaggio m. 1,80
Materiale di costruzione: Acciaio
Vele: 10 vele a bordo, armamento a cutter.
Equipaggiamento: pilota automatico, timone a vento, dissalatore, riscaldamento, epirb, vhf, ssb ricetrasmittente, navtex, radar, windex, eolico, pannello solare, generatore a trascinamento.
Serbatoi:
acqua 350 litri
gasolio 400 litri
Cantiere: Cumulant - Harlingen NL
Dimensioni:
Lunghezza scafo m. 11,10
Larghezza m. 3,35
Pescaggio m. 1,80
Materiale di costruzione: Acciaio
Vele: 10 vele a bordo, armamento a cutter.
Equipaggiamento: pilota automatico, timone a vento, dissalatore, riscaldamento, epirb, vhf, ssb ricetrasmittente, navtex, radar, windex, eolico, pannello solare, generatore a trascinamento.
Serbatoi:
acqua 350 litri
gasolio 400 litri
La barca di Bernard Moitessier... per me l’emozione era fortissima... Manfred Marktel
Manfred Marktel nel 2009 su JOSHUA - la barca di Moitessier.
Joshua, la barca di Bernard Moitessier era per me come vedere un santuario, infatti è un santuario della vela con il quale il grande navigatore ha indotto migliaia di persone di prendere il largo.
Avevo intravisto quello scafo rosso all’ingresso del porto della Rochelle e non potevo fare a meno di riprendere la strada appena fatta per fotografare quella barca mitica. Probabilmente mitica solo per noi che abbiamo una certa età, perche i studenti che erano imbarcati, non sapevano chi era il primo proprietario, che cosa e quando aveva fatto il primo giro e mezzo del mondo senza scalo. In ogni caso per me l’emozione era fortissima e mi immedesimavo in quella lunga rotta fatta 40 anni addietro.
Chiunque ami la vela, chiunque conosce la storia della vela, non può avere altro che ammirazione per Bernard Moitessier e il suo JOSHUA.
Manfred Marktel
Avevo intravisto quello scafo rosso all’ingresso del porto della Rochelle e non potevo fare a meno di riprendere la strada appena fatta per fotografare quella barca mitica. Probabilmente mitica solo per noi che abbiamo una certa età, perche i studenti che erano imbarcati, non sapevano chi era il primo proprietario, che cosa e quando aveva fatto il primo giro e mezzo del mondo senza scalo. In ogni caso per me l’emozione era fortissima e mi immedesimavo in quella lunga rotta fatta 40 anni addietro.
Chiunque ami la vela, chiunque conosce la storia della vela, non può avere altro che ammirazione per Bernard Moitessier e il suo JOSHUA.
Manfred Marktel
Manfred Marktel nel 2009 su JOSHUA - la barca di Moitessier.
Manfred Marktel davanti alla tomba dell'esploratore Sir Ernest Henry Shackleton a Grytviken.
2/12/2010
DI FABIO POZZO - LA STAMPA.it
"Da quando ho iniziato a navigare, ho sempre sognato le estremità del mondo, avevo acquistato i libri degli esploratori polari e i portolani delle regioni coperte dai ghiacci. Per molto tempo, motivi di lavoro mi hanno costretto a fare il navigatore delle vacanze. Il Mediterraneo è stato il mare dove ho fatto più esperienza. Terminata la vita professionale, ho navigato per diversi anni lungo la rotta dei piedi scalzi, i "dolci tropici", dove la vita scorre ai ritmi di rumba, samba e steel band, e l'attività principale è l'attesa nell'amaca per gustarsi il sundowner. Per mia fortuna ho potuto vedere luoghi diversi, dove la vita è sicuramente più difficile, il tempo meno prevedibile, ma dove l'oggi è più intenso che altrove. Nel profondo Sud non esiste la banalità, non si incontrano molte persone, solo qualche solitario e qualche scienziato, ci sono però moltissimi albatri, balene, pinguini, foche ed elefanti marini. I viaggi in quei luoghi remoti, nel nulla del nulla, non sono da tutti - è necessario essere in pace con se stessi, ma chi li può intraprendere è di certo un privilegiato ".
Ho riportato le parole di Manfred perché rendono bene l'idea. Conosco l'autore da diversi anni. Ho cominciato a seguire le sue avventure, quelle di un dirigente d'industria in pensione che riesce finalmente a dedicarsi alla sua passione. Le prime uscite in Liguria, la rotta più lunga oltre Gibilterra, l'Atlantico. Poi, il sogno. Manfred legge una cascata di libri di mare, ha una collezione invidiabile, a tra questi, alcuni che lo portano nel Grande Sud. In particolare, uno - Antartict Oasis di Tim e Pauline Carr - alla Georgia del Sud, l'isola situata a circa 55° Sud di latitudine, già base di pescatori di foche, poi di balenieri, quindi delle comunità scientifiche. Colonia del Regno Unito, è rivendicata dall'Argentina che durante la guerra delle Falckland la occupò, per poi dichiarare la resa ai britannici. Ma l'isola è legata anche a Ernest Henry Shackleton, che la attraversò con i suoi sventurati compagni nella fase conclusiva della sua personale odissea, quella della spedizione Endurance.
Storia a parte, quello di Manfred è un romanzo, più che un diario di bordo. Ci racconta il suo viaggio, con partenza da Salvador de Bahia, tappa alle Falkland e quindi la South Georgia. A bordo del suo inseparabile "Maus", un 11,1 metri in acciaio progettato da Van De Stadt. Un viaggio che è quelolo di un marinaio curioso, che si guarda in giro, che legge, che incontra persone, altre storie. Insomma, non quello di un marinaio che guarda soltanto alla sua barca. Intendiamoci, Manfred descrive e trasmette le difficoltà, i momenti di preoccupazione, quelli belli della navigazione. Ci fornisce anche chiavi di lettura tecniche e di cultura del mare. Ma va anche oltre, raccontandoci davvero le Falkland, la South Georgia, il Grande Sud. Ce le fa vedere, con i suoi occhi. ce le fa sentire, con il suo cuore. Ed è come se fossimo con lui, sulla rotta del suo sogno.
DI FABIO POZZO - LA STAMPA.it
"Da quando ho iniziato a navigare, ho sempre sognato le estremità del mondo, avevo acquistato i libri degli esploratori polari e i portolani delle regioni coperte dai ghiacci. Per molto tempo, motivi di lavoro mi hanno costretto a fare il navigatore delle vacanze. Il Mediterraneo è stato il mare dove ho fatto più esperienza. Terminata la vita professionale, ho navigato per diversi anni lungo la rotta dei piedi scalzi, i "dolci tropici", dove la vita scorre ai ritmi di rumba, samba e steel band, e l'attività principale è l'attesa nell'amaca per gustarsi il sundowner. Per mia fortuna ho potuto vedere luoghi diversi, dove la vita è sicuramente più difficile, il tempo meno prevedibile, ma dove l'oggi è più intenso che altrove. Nel profondo Sud non esiste la banalità, non si incontrano molte persone, solo qualche solitario e qualche scienziato, ci sono però moltissimi albatri, balene, pinguini, foche ed elefanti marini. I viaggi in quei luoghi remoti, nel nulla del nulla, non sono da tutti - è necessario essere in pace con se stessi, ma chi li può intraprendere è di certo un privilegiato ".
Ho riportato le parole di Manfred perché rendono bene l'idea. Conosco l'autore da diversi anni. Ho cominciato a seguire le sue avventure, quelle di un dirigente d'industria in pensione che riesce finalmente a dedicarsi alla sua passione. Le prime uscite in Liguria, la rotta più lunga oltre Gibilterra, l'Atlantico. Poi, il sogno. Manfred legge una cascata di libri di mare, ha una collezione invidiabile, a tra questi, alcuni che lo portano nel Grande Sud. In particolare, uno - Antartict Oasis di Tim e Pauline Carr - alla Georgia del Sud, l'isola situata a circa 55° Sud di latitudine, già base di pescatori di foche, poi di balenieri, quindi delle comunità scientifiche. Colonia del Regno Unito, è rivendicata dall'Argentina che durante la guerra delle Falckland la occupò, per poi dichiarare la resa ai britannici. Ma l'isola è legata anche a Ernest Henry Shackleton, che la attraversò con i suoi sventurati compagni nella fase conclusiva della sua personale odissea, quella della spedizione Endurance.
Storia a parte, quello di Manfred è un romanzo, più che un diario di bordo. Ci racconta il suo viaggio, con partenza da Salvador de Bahia, tappa alle Falkland e quindi la South Georgia. A bordo del suo inseparabile "Maus", un 11,1 metri in acciaio progettato da Van De Stadt. Un viaggio che è quelolo di un marinaio curioso, che si guarda in giro, che legge, che incontra persone, altre storie. Insomma, non quello di un marinaio che guarda soltanto alla sua barca. Intendiamoci, Manfred descrive e trasmette le difficoltà, i momenti di preoccupazione, quelli belli della navigazione. Ci fornisce anche chiavi di lettura tecniche e di cultura del mare. Ma va anche oltre, raccontandoci davvero le Falkland, la South Georgia, il Grande Sud. Ce le fa vedere, con i suoi occhi. ce le fa sentire, con il suo cuore. Ed è come se fossimo con lui, sulla rotta del suo sogno.